Anorgasmia
- Disturbi sessuali femminili
- da Sises
- 23 Settembre 2014
L’anorgasmia può essere definita come una ricorrente e persistente inibizione dell’orgasmo, che si manifesta, dopo una normale fase di eccitazione sessuale, con ritardo o assenza di orgasmo in un’attività sessuale considerata adeguata per intensità e durata.
Si manifesta nella forma primaria se la donna non ha mai sperimentato un orgasmo, mentre se il disturbo si è presentato successivamente ad un periodo in cui la donna era orgasmica, si parla di forma secondaria.
Inoltre, se l’orgasmo non viene mai raggiunto si fa riferimento ad una anorgasmia di tipo assoluto, mentre può essere di tipo situazionale se l’orgasmo viene raggiunto in circostanze, situazioni o stimolazioni particolari.
L’anorgasmia va distinta dal disturbo dell’eccitazione femminile (frigidità) e dal disturbo del desiderio, nei quali non è presente la lubrificazione vaginale.
Le cause organiche sono piuttosto rare e fanno riferimento a:
- Aderenze clitoridee;
- Cappuccio del clitoride stretto;
- Rilassamento del muscolo pubococcigeo;
- Fibrosi;
- Affezione del sistema neurologico inferiore;
- Sclerosi amiotrofica laterale;
- Malnutrizione e deficienza vitaminica;
- Siringomielia;
- Spina bifida;
- Chirurgia o trauma del midollo sacrale o lombare, cauda equina, nervi pelvici parasimpatici in conseguenza di tumori, ernie del disco, ecc.;
Per quanto riguarda le ragioni di natura psicologica sono state messe in evidenza :
- le problematiche relazionali col partner;
- la paura di perdere il controllo e di abbandonarsi al piacere;
- il timore di una gravidanza;
- i sentimenti di colpa o vergogna;
- un’ educazione eccessivamente rigida;