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Disturbi della gravidanza
- Disturbi sessuali femminili
- da Sises
- 28 Settembre 2014
La gravidanza è il più drammatico e rapido cambiamento nella forma del corpo che si verifica nella vita adulta e c’è realisticamente un grossolano cambiamento dell’immagine corporea in essa.
Il seguente cambiamento di ruolo di una donna che diventa madre accentua ulteriormente il cambiamento dell’immagine di sé nel corso della gravidanza. Non è sorprendente, quindi, che spesso ci siano disturbi come ansia, depressione, ipocondria, o somatizzazioni.
La presenza di sintomi d’ansia e di depressione è abbastanza comune in gravidanza. In modo particolare la depressione è frequente o come condizione endogena o come condizione reattiva. In quest’ultimo caso, è dovuta alla gravidanza in sé o a ciò che ad essa è associato.
La gravidanza è l’inizio di un viaggio in cui è fondamentale che la mamma del futuro bambino possa mettersi in sintonia con lui ancor prima che nasca. E’ importante fin da subito che la madre comunichi con il feto modificando i ritmi di vita e prestando attenzione alla propria salute, e che si prepari all’incontro attraverso la riflessione, la respirazione profonda e la preparazione del corpo, così da coltivare la relazione d’amore. Spesso il senso materno entra in conflitto con la vita sociale e talvolta di coppia; la mente e il corpo chiedono di rallentare i ritmi di vita, di diventare più passivi e di conseguenza più ricettivi seguendo il percorso naturale degli eventi. Questo processo richiede molta attenzione e, se svolto con consapevolezza, può essere usato per aprire uno spazio tra la mamma e il bambino, in modo che quest’ultimo possa mettere solide radici dentro la madre che gli consentiranno uno sviluppo ottimale.
Il parto è la conclusione di un viaggio, ora il bambino è tra le braccia della mamma. Entrambi i genitori possono vederlo, toccarlo… Finalmente la mamma si rilassa ed entra in un nuovo ciclo che passa attraverso fasi di simbiosi, di apertura verso il bambino e di chiusura, intesa come ascolto verso se stessa. E’ importante creare un equilibrio tra mamma e figlio, in un’alternanza tra apertura e ritiro, disponibilità ed autoconservazione. Questo lieto evento porta inevitabilmente importanti cambiamenti a livello personale, di coppia e familiare; tutti gli equilibri devono essere ristabiliti con pazienza e consapevolezza. Lo stress post parto è un fenomeno molto diffuso che può portare disagi, con conseguenze a volte anche gravi, sia per i genitori che per il neonato. Spesso durante il momento successivo al parto e nel corso dell’allattamento molte donne soffrono di malinconia e solitudine, hanno rancore verso il partner e sentono il bisogno di confrontarsi con neomamme che abbiano già vissuto la maternità, per poter comunicare in maniera diretta i propri stati d’animo. Anche i padri vivono un momento nuovo e destabilizzante, il loro corpo e la loro mente non si è preparata durante i nove mesi e spesso anche a loro possono giovare alcuni incontri in cui si sentano liberi di esprimere i loro sentimenti.