
Disturbi sessuali femminili
- Disturbi sessuali femminili
- da Sises
- 16 Settembre 2014
Dei disturbi sessuali femminili ci si occupa da relativamente poco tempo ed esistono molti meno studi rispetto a quelle maschili. Sappiamo comunque che, come avviene per le problematiche maschili, i motivi che conducono ai disturbi sessuali posso essere di varia natura: cause fisiche spesso si intrecciano con ragioni psicologiche, così come è possibile riscontrare problematiche in cui la sfera corporea o quella emotiva o affettiva sono significativamente interconnesse l’una con l’altra.
E’ bene sottolineare il fatto che una qualche problematica sessuale è sempre presente in situazioni di depressione, stress, problemi di coppia o non accettazione del proprio corpo e inoltre le disfunzioni sessuali femminili possono essere attribuite spesso a problemi fisici:
- problemi ginecologici, come infezioni e irritazioni vaginali;
- problemi medici, cioè patologie tumorali, alcune malattie endocrine, insufficienza renale cronica, cirrosi epatica, diabete, sclerosi a placche, lesioni del midollo spinale, traumi cerebrali, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer;
- terapie farmacologiche, gli antipertensivi, antidepressivi, antipsicotici, ansiolitici, antinfiammatori steroidei, possono causare disfunzioni sessuali;
- menopausa, la carenza di estrogeni, diminuisce la lubrificazione vaginale ed aumenta il dolore durante i rapporti sessuali, inoltre alterazioni ormonali possono provocare la diminuzione del desiderio sessuale.
A livello neurologico, fisiologico, vascolare e muscolare, avvengono una serie di modificazioni, prima, durante e dopo le attività sessuali, che influenzano e sono influenzate dai nostri pensieri e dalle nostre emozioni. E’ possibile suddividere il ciclo della risposta sessuale in tre fasi principali: quella del desiderio, quella dell’eccitazione e quella dell’orgasmo. Ogni fase prepara l’organismo a quella successiva, e le componenti psicologiche giocano un ruolo estremamente importante in ognuna di esse. E’ possibile, infatti, che si verifichi un rallentamento o un blocco nel processo o ciclo della risposta sessuale, in ragione di problematiche emotive, cognitive, individuali, oppure di tipo relazionale.
La persona può sperimentare una sensazione sgradevole durante il rapporto sessuale, che può a sua volta influenzare le esperienze sessuali successive, e si può instaurare, nel corso del tempo, un circolo vizioso o di auto-mantenimento che, una volta iniziato, difficilmente si risolverà in modo spontaneo, senza ricorrere all’aiuto di uno specialista.
Oltre ad alcuni disturbi specificatamente correlati con il sesso, la sessualità e la dimesione erotica, ve ne sono altri che al contrario investono più il genere e il ruolo femminile. Pertanto, problematiche psicologiche possono essere associate con il menarca, con le mestruazioni e l’amenorrea, con la gravidanza e il puerperio e con la menopausa o a seguito all’abuso realizzato nell’ambito delle cure ostetrico-ginecologiche o anche con l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG).
Generalmente le problematiche della sessualità più diffusi tra le donne sono:
il vaginismo
la dispaurenia
l’anorgasmia
i disturbi della gravidanza
i disturbi del puerperio
le sindromi da violenza ostetrica
aborto spontaneo – interruzione spontanea di gravidanza (IVG)