Vaginismo
- Disturbi sessuali femminili
- da Sises
- 23 Settembre 2014
Il vaginismo consiste in una contrazione spastica della muscolatura vaginale e/o perivaginale che impedisce la penetrazione. Attualmente la maggior parte dei sessuologi e degli psicoterapeuti che si occupano di disfunzioni sessuali sono propensi ad un approccio plurifattoriale per quanto riguarda gli aspetti eziologici del problema. In particolare, l’attenzione si è focalizzata sugli schemi di reazione appresi o elaborati inconsapevolmente dalla persona, schemi che portano a configurare il vaginismo come una risposta fobica circoscritta, talvolta favorita e mantenuta da una relazione di coppia emotivamente disadattata.
La maggioranza dei clinici e dei ricercatori condivide l’opinione secondo cui qualsiasi stimolo negativo associato all’atto sessuale o alla penetrazione vaginale può essere considerato responsabile dell’apprendimento di questa reazione disadattata, prescindendo dal fatto che lo stimolo negativo sia reale o immaginario e che la persona ne sia o no consapevole.
In un’ottica più cognitiva è possibile delineare il seguente modello esplicativo: la donna, configurando suo malgrado la penetrazione vaginale in termini negativi (sentimenti di paura, disgusto od ostilità), e ciò indipendentemente dall’attrazione provata e dal desiderio sessuale attuale, ricorre alla contrazione come modalità di evitamento in presenza di uno stato d’ansia pronunciato. Questo schema di risposta può essere generalizzato e quindi riattivato in situazioni anche diverse da quelle che hanno contribuito ad organizzare la risposta (ad esempio durante la visita ginecologica).
Si distinguono un vaginismo primario (presente in donne che hanno avuto una o nessuna esperienza sessuale) e un vaginismo secondario (presente in donne che hanno già avuto rapporti con penetrazioni normali).
Vaginismo primario:
- Condizionamenti negativi nei confronti del sesso per ragioni morali, religiose, estetiche o culturali tali da generare autorepressione
- Suggestioni materne e/o paterne negative verso la vita sessuale e la fisiologia maschile e femminile
- Trauma da violenza sessuale o tentativo di violenza
- Grave perdita o delusione amorosa durante l’adolescenza
- Trauma legato alla rottura dell’imene
- Presenza di un disturbo di personalità
Vaginismo secondario:
- Trauma sessuale ed affettivo
- Scoperta dell’omosessualità o dell’impotenza sessuale del partner
- Paura della sessualità (ansia nel lasciarsi andare e paura di perdere il controllo)
- Timore dei rischi connessi alla gravidanza, al parto ed al post-parto
- Innamoramento con persona diversa dal partner
- Trauma iatrogeno
- Modificazioni del vissuto corporeo a seguito di malattie ginecologiche, isterectomia, menopausa ecc..
- Dispaurenia psicogena
- Insorgenza di problemi psicologici